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NORME DI ACCETTAZIONE RIFIUTI PRESSO LE ISOLE ECOLOGICHE CSEA
Lun 30 Gen 2012


  • Rifiuti recuperabili Carta, cartone, vetro, legno, vegetali, macerie, metalli, imballaggi in plastica, elettrodomestici, pneumatici, toner, pile e farmaci, batterie e olio minerale per auto, olio vegetale, vernici e solventi, abiti usati (purché puliti e non danneggiati - se il cassone è presente; in alternativa utilizzare quelli sul territorio);

  • Rifiuti ingombranti recuperabili Sono i rifiuti voluminosi da alcuni dei quali, a seguito di lavorazioni, è ancora possibile ottenere materiali recuperabili; sono, ad esempio, materassi, divani, sci, grossi oggetti in plastica come casette gioco per bimbi, mobili per giardino in plastica, cucce per cani, giocattoli per bimbi, bacinelle, onduline di vetroresina o plastica, tubi in polietilene o gomma per irrigazione, tapparelle e persiane, moquette e linoleum, ecc;

  • Rifiuti ingombranti non recuperabili Sono i rifiuti di piccola taglia che non possono essere conferiti nei cassoni della raccolta differenziata e riconducibili all’RSU indifferenziato ma che, per comodità dell’utente o per le dimensioni, non possono essere esposti con il sacco grigio durante la raccolta porta a porta; sono, ad esempio, stracci, caschi per moto, scarponi usati, indumenti non più utilizzabili, cartongesso, pannelli isolanti a sandwitch, guaine bituminate, ecc;


All’ecocentro possono entrare tutti i cittadini (utenze domestiche) e le utenze non domestiche (artigiani, agricoltori e ditte o attività commerciali in genere) seguendo queste regole:



  1. arrivare all’isola ecologica avendo già differenziato i rifiuti, per facilitare il controllo da parte del personale;

  2. non portare all’isola ecologica i rifiuti contenuti in sacchi di cui non si possa verificare il contenuto;

  3. non utilizzare il cassone degli ingombranti come cassone “di comodo” per buttare tutto mescolato senza differenziare i rifiuti (obbligo di legge ai sensi del D.lgs. 152/2006);

  4. non iniziare le operazioni di scarico senza che l’operatore abbia registrato i dati dell’utente e abbia dato indicazioni su dove buttare ciascun rifiuto;

  5. seguire sempre le direttive dell’operatore presente all’ecocentro che è responsabile della qualità dei rifiuti raccolti all’isola ecologica.


Ciascuna tipologia di utenza può conferire secondo queste modalità:


Privati cittadini: essendo utenti domestici possono conferire tutte le tipologie di rifiuti, recuperabili, ingombranti recuperabili e non recuperabili: i loro conferimenti sono ammessi poiché l’isola ecologica, per legge, riceve solo rifiuti di tipo domestico o ad essi assimilabili per qualità (stessa composizione) e quantità (produzioni generate da una famiglia).

Per rifiuti “particolari” si deve usare il criterio della produzione di una famiglia, ad esempio:



  • 4 pneumatici per automobili ogni 6 mesi,

  • piccole quantità di macerie originate da lavori di domestici di riparazione (5 secchi da 20 litri),

  • piccole quantità di cartongesso (una decina di m2),

  • piccole quantità di lana di roccia (un paio di sacchi, anche grandi),

  • onduline di vetroresina (alcuni rotoli),

  • pannelli isolanti a sandwitch, tipo quelli per celle frigo (una decina di m2),

  • piccole quantità di guaina bituminata,

  • 5 contenitori bonificati per fitofarmaci ogni 6 mesi,

  • una decina di m2 di teli agricoli (un piccolo rotolo) ogni 6 mesi,

  • 2 batterie per auto ogni 6 mesi,

  • 10 kg di olio motore esausto ogni 6 mesi,

  • 5 contenitori (max da 20 litri) di vernici o solventi ogni 6 mesi,

  • tubi in polietilene per impianti di irrigazione (una decina di metri),

  • reti antigrandine (una decina di m2),

  • big bags (1 ogni 6 mesi)

  • ritagli di canaline in PVC (una decina di spezzoni).


Aziende agricole: possono conferire tutti i materiali recuperabili negli appositi cassoni a patto che siano assimilati ai rifiuti urbani per qualità o quantità. Non possono conferire rifiuti specifici prodotti dall’attività agricola o di allevamento poiché, essendo originati da aziende, sono speciali e vanno smaltiti tramite ditte specializzate convenzionate.

A titolo puramente indicativo sono vietati i conferimenti di:



  • olio motore esausto,

  • olio idraulico esausto,

  • olio per riduttori o trasmissioni esausto,

  • fitosanitari,

  • fitofarmaci,

  • teli agricoli,

  • reti per rotoballe,

  • big bags,

  • pneumatici per trattori o per ancoraggio insilati,

  • reti antigrandine,

  • tubazioni in polietilene per impianti di irrigazione/antibrina,

  • ecc.


Ai titolari di aziende agricole è data la possibilità, in qualità di privati cittadini, di conferire i rifiuti secondo le modalità previste per quella categoria


Artigiani e ditte in genere: possono conferire tutti i materiali recuperabili negli appositi cassoni a patto che siano assimilati ai rifiuti urbani per qualità o quantità. Non possono conferire rifiuti specifici prodotti dalla loro attività poiché, essendo originati da aziende, sono speciali e vanno smaltiti tramite ditte specializzate convenzionate.

A titolo puramente indicativo sono vietati i conferimenti di:



  • macerie,

  • canaline e tubazioni in PVC,

  • latte di vernici e smalti,

  • batterie per auto, camion e trattori,

  • olio minerale esausto,

  • segatura imbibita di olio o solventi,

  • stracci sporchi di olio e solventi,

  • trucioli da lavorazioni meccaniche,

  • isolanti in genere come “cappotti” termici per edifici o lana di roccia,

  • pannelli coibentati per celle frigo,

  • onduline in vetroresina,

  • cartongesso,

  • teli in plastica molto sporchi,

  • emulsioni oleose,

  • oli contenenti PCB,

  • oli per trasformatori,

  • oli per trasmissioni,

  • liquidi per freni,

  • ecc


Ai titolari di ditte e ad agli artigiani è data la possibilità, in qualità di privati cittadini, di conferire i rifiuti previsti per quella categoria.


Ricordiamo che, a TUTTI, è tassativamente vietato il conferimento di qualsiasi manufatto in eternit o contenente amianto,

Le limitazioni sopra espresse per utenze agricole o produttive sono dettate, oltre al fatto che le spese di smaltimento dei rifiuti speciali da loro prodotti, se conferiti all’isola ecologica, vanno a gravare sul bilancio comunale, anche dalle disposizioni normative che ne impediscono l''assimilazione agli urbani e conseguentemente lo smaltimento presso i normali circuiti di raccolta, ivi compresa l''isola ecologica, come peraltro recentemente confermato dagli organi preposti al controllo.

Scusandoci per gli eventuali disguidi che si sono potuti creare nell’ultimo periodo invitiamo tutta la popolazione ad attenersi a queste semplici regole di comportamento.




Il Presidente CSEA


Il Sindaco

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