L’Europa sta vivendo un momento assai critico della sua storia: la guerra è prepotentemente tornata, e con esiti a oggi ancora imprevedibili e incerti, a bussare ai suoi confini. Prendendo in esame i molti dibattiti pubblici, gli interventi televisivi e gli editoriali a stampa sul tema, è facile avvedersi di quanto carenti e imprecise siano, spesso, le categorie per correttamente interpretare e contestualizzare una riflessione sui motivi della guerra e sulla ineludibilità della pace.
Come, dunque, parlare di pace? O, meglio ancora: come pensare la pace? Con quali linguaggi, con quali categorie, con quali orizzonti concettuali di riferimento?
Sono queste alcune delle domande che animeranno l’incontro pubblico che si terrà sabato 7 maggio 2022, alle ore 15,00 a Barge (CN), presso il Salone Consigliare ubicato nel Palazzo Comunale (Piazza Garibaldi n. 11), sul tema «Pensare la pace? Questioni di metodo e di storia dei concetti».
Come già in occasione del convegno tenuto il 25 giugno dello scorso anno, allora alla Certosa del Mombracco, sul tema «E quindi uscimmo. Idee filosofiche e letterarie su Dante», l’incontro è organizzato per iniziativa dell’Università di Trento e puó giovarsi del patrocinio dell’Ufficio scolastico regionale del Piemonte.
Sono previsti tre interventi, tutti a cura di docenti trentini:
Claudio Giunta proporrà una riflessione sulla differenza tra insegnare e predicare, chiedendosi se e come si possa parlare di pace a scuola;
Francesco Ghia riprenderà i lineamenti principali della «filosofia della pace» di Aldo Capitini (1899-1968), intellettuale poliedrico e visionario che non ha a tutt’oggi perduto nulla della sua attualità;
Irene Zavattero illustrerà un percorso che, a partire da Sant’Agostino e dal tema della «inquietudine del cuore» nel Medioevo, porta a delineare i confini tra pace politica e pace interiore.
I lavori saranno coordinati e presieduti dalla Professoressa Alessandra Tugnoli, dirigente scolastica del Liceo "Soleri Bertoni" di Saluzzo.
L’ingresso è gratuito.